Cento ore a…Valencia
Martedì 14 maggio gli allievi delle classi quarte e quinte, accompagnati dal coordinatore didattico ing Claudio Petrone e dai docenti Francesco Caiazzo e Antonio Barbarisi, sono partiti per il viaggio d’istruzione, la cui meta è stata Valencia, città fondata dai Romani nel II a. C. e attualmente una delle più importanti del Mediterraneo dal punto di scientifico-culturale.
Il gruppo ha visitato la Città delle Arti e della Scienza, enorme complesso architettonico progettato dagli architetti Santiago Calatrava e Felix Candela.
Tra i vari edifici presenti, degno di nota è senza dubbio il Parco oceanografico, al cui interno sono rappresentati tutti gli habitat di mari ed oceani: tra pinguini, foche, fenicotteri, delfini ed ibis, esso rappresenta un’occasione imperdibile di osservare specie animali di ogni parte del mondo.
Unici nel loro genere sono senza dubbio anche l’ Hemisferic e il Museo della Scienza, in cui i visitatori possono interagire in prima persona con le tecnologie presenti: tra esperimenti sull’elettricità e l’acqua, chicche di astronomia e storia preistorica, particolarmente degni di nota sono l’enorme pendolo di Foucault, di circa 34 metri di estensione, e la sala dedicata al genoma del DNA umano.
Degna di nota è stata la visita dedicata proprio alla Città Vecchia, una meravigliosa commistione di architettura gotica, romanica e barocca, dove spicca senza dubbio la Cattedrale, edificio a croce latina alto più di 36 metri, in una delle Cappelle della quale è presente dal termine della II Guerra mondiale la reliquia del Santo Graal. L’interno della Chiesa ospita meravigliose decorazioni pittoriche, tra cui due opere di Goya, uno dei più importanti pittori del Romanticismo spagnolo, ma senza dubbio ciò che cattura l’attenzione è l’abside in stile rinascimentale, monumento maestoso per la luminosità e l’imponenza. Le ore sono trascorse poi tra la “Lonja de la seda”, sede degli scambi mercantili e degli organi di governo che presiedevano tali attività e testimonianza dell’importanza di Valencia come piazza commerciale nel XV secolo, e il Museo di Belle Arti, una delle pinacoteche più importanti della Spagna, dove spiccano opere di Velazquez e del Pinturicchio.
Grande entusiasmo ha suscitato anche la visita al Bioparc, un enorme parco naturale poco fuori il centro storico nel quale sono ricostruiti i vari habitat dell’ecosistema africano in base ai principi della zoo-immersione, limitando il più possibile l’impatto visivo delle barriere tra animali e visitatori; si tratta di una vera e propria lezione di zoologia a cielo aperto, un’occasione imperdibile per osservare tra gli altri leoni, elefanti, lemuri, giraffe, coccodrilli e scimmie da una prospettiva ravvicinata, trovandosi quasi al cospetto di essi, in modo da comprendere in maniera diretta l’ecosistema in cui vivono.
Il viaggio d’istruzione è stato dunque una grande opportunità per i ragazzi per comprendere a pieno i vari risvolti della città, molto all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e scientifico, sensibile alla cura e al rispetto dell’ambiente e affascinante dal punto di vista artistico per la commistione di tendenze architettonico-pittoriche, emblema delle diverse influenze che l’hanno interessata.