La DIA al Villaggio dei Ragazzi
“La DIA? Era il sogno di Giovanni Falcone. In Sicilia ci sono decine di strade intitolate alle vittime innocenti della criminalità. Giovanni Falcone fu il primo a capire che non esistono tanti piccoli poteri ma, un’unica mafia dove confluiscono le organizzazioni capillari dei vari territori. Falcone non riuscì a vedere i frutti del suo lavoro, ma fortunatamente la DIA oggi è più radicata che mai e continua a vivere nel ricordo di tanti uomini di legge che hanno combattuto sul campo. Che cosa sono i mafiosi? Dei vampiri che hanno bisogno di succhiare il sangue ad altre persone, spesso giovani, per sopravvivere. A voi studenti dico che siete fortunati nel poter crescere al Villaggio dei Ragazzi, un luogo che vi permette di poter parlare liberamente di argomenti come questi”.
Giornata di grande partecipazione e coinvolgimento nella Sala Chollet della Fondazione. Ospite d’eccezione il dott. Giuseppe Linares, capo della DIA di Napoli. Accolto dall’ing. Claudio Petrone, preside degli Istituti Tecnici, dalla dott. Renata Catalano, commissario di Polizia, dal vicesindaco del Comune di Maddaloni, dott. Tommaso Ferraro, in rappresentanza dell’ing. Rosa de Lucia – Sindaco della città di Maddaloni e Commissario Straordinario della Fondazione – assente per impegni urgenti ed inderogabili dell’ultima ora. Presente anche la dott.ssa Cecilia D’Anna, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Maddaloni e una importante rappresentanza del Consiglio Comunale della città calatina. Il dott. Linares è stato protagonista di un lungo incontro con gli studenti del Tecnico Industriale, del Tecnico Aeronautico e del Liceo Linguistico, moderato dal giornalista di TV2000, Luigi Ferraiuolo. Durante il dibattito si è parlato del grande lavoro della DIA e dell’esercito di uomini che degnamente la rappresentano, delle stragi mafiose, del ruolo che la criminalità cerca di assumere nei confronti dei ragazzi. Un’autentica lezione di legalità tenuta da un docente di eccezione che si è complimentato con studenti e docenti della Fondazione.